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La storia del Fódlan I
Sotto il giogo di una spietata anarchia, il popolo patì un lungo periodo
di sofferenze. L'empio Nemesis si autoproclamò “Re della Liberazione”
e indulse in guerre e spargimenti di sangue. Invece di ribellarsi contro
l'oppressore l'aristocrazia del Fódlan si abbassò al suo livello,
sprofondando in una folle competizione per conquistare il potere
con il furto e l'omicidio.
- 41 anni prima della fondazione dell'Impero Adrestiano: L'apparizione
di Santa Seiros -
Santa Seiros apparve nella terra di Enbarr e iniziò a diffondere la luce
della speranza praticando molti e imperscrutabili miracoli. Le sue opere
adunarono i cuori infranti delle persone più pure del Fódlan, che insieme
fondarono la Sacra Chiesa di Seiros.
- Anno Imperiale 1: La fondazione dell'Impero Adrestiano -
Il nostro calendario inizia con la fondazione del glorioso Impero
Adrestiano. Il suo nome fu dono di un oracolo e il suo futuro fu
benedetto dalla Dea. Enbarr fu scelta come capitale per governare
le terre meridionali del Fódlan con il potere concesso da Santa Seiros.
- Anno Imperiale 32: La guerra dei Campioni -
Il primo imperatore adrestiano, Wilhelm Paul Hresvelg, formò un
esercito con lo scopo di unificare il Fódlan. In ogni regione, le sue
truppe schiacciarono le famiglie che osavano bramare più potere
e le sterminarono.
- Anno Imperiale 46: La battaglia del Gronder -
Le famiglie alleate con Nemesis e le forze dell'Impero Adrestiano si
scontrarono nella prateria del Gronder, dando vita a una cruenta
battaglia. Le forze imperiali ottennero una grande vittoria.
- Anno Imperiale 91: La battaglia di Tailtean -
Le famiglie alleate con Nemesis e le forze dell'Impero Adrestiano si
scontrarono di nuovo, questa volta nella pianura di Tailtean. Finalmente,
l'empio Nemesis cadde e l'Impero si assicurò una vittoria fondamentale.
- Anno Imperiale 98: La fine della guerra dei Campioni -
Il successore del grande imperatore Wilhelm I, Lycaon I, morì per un
malore improvviso. L'Impero, che all'epoca governava su gran parte del
Fódlan, sfruttò l'occasione per porre fine alle ostilità.